La serata del giorno precedente si è conclusa con una cena comunitaria offertaci dall’ostello. Paella, vino e tante nuove conoscenze ci hanno accompagnati a una notte un po’ burrascosa.
Ci siamo svegliati alle 6 con una brutta notizia: la nostra stanza era invasa dalle cimici dei letti, quindi una lunga pulizia ha tardato la nostra partenza.
Una camminata tutta in salita verso il monte O’ Cebreiro ci aspettava: inizialmente il cammino seguiva il corso dell’autostrada, per poi diventare sterrato quando iniziava la salita. In un bel borgo a metà strada ci siamo fermati a mangiare il pranzo di panini circondati da gatti affamati. Abbiamo ripreso la strada e dopo qualche chilometro siamo arrivati in Galizia, alla nostra meta. Appena arrivati ci siamo messi all’opera per disinfestare i nostri vestiti e sacchi a pelo nelle lavatrici dell’ostello. Appena finito abbiamo partecipato alla messa in spagnolo, concelebrata da Don Francesco. A fine celebrazione tutti i pellegrini presenti sono stati chiamati sull’altare ed è stata recitata una preghiera in varie lingue. A ciascuno è stato regalato un sassolino con disegnato una freccia gialla, simbolo del cammino.
Abbiamo cenato con vista tramonto, raccontandoci come è andata la giornata. Abbiamo assaggiato la fatica, uno degli ingredienti del cammino, ma insieme siamo arrivati alla meta!
Ultreya! (tipico saluto del cammino)