DALLA MISSIONE 

Aboke lira, Febbraio2022 

Carissimi amici della Missione Buongiorno.

Con gioia vi mando nostre notizie dall’Uganda, la “Perla d’Africa”.

 Il 10 gennaio il governo ha dato il via all’ apertura di tutte le scuole, primarie, secondarie, università  ecc. 

Un via che tutti aspettavamo con ansia, perchè la chiusura delle scuole era durata 2 anni per via del Covid  e delle sue ondate. 

C’è stato un fermento bellissimo in tutte le famiglie e nelle scuole, ha dato l’impressione che la vita riprendesse dopo una morte apparente. 

Anche noi abbiamo ripreso il nostro servizio rivolto ai bambini ammalati e orfani e ai sordomuti.

Per primi all’inizio di gennaio si sono presentati con la lettera di ammissione i parenti dei bambini che vivono vicino a noi.

Erano così felici di poterli iscrivere di nuovo a scuola… ma dopo neanche 2 settimane, si era ormai sparsa la voce che offrivamo l’opportunità di istruzione primaria ai bambini sordomuti ed hanno incominciato ad arrivare da molto lontano: 200, a volte 250 km, che qui significano 4 o 5 ore di strada.

Quando abbiamo appreso da loro che ne sarebbero arrivati molti altri da così lontano, abbiamo pensato di riorganizzarci e abbiamo contattato una scuola a metà strada per favorirli.

Abbiamo avvisato la scuola che dopo qualche giorno saremmo stati da loro per accogliere i nuovi bambini sordomuti.

In breve ci siamo sentiti travolti da una marea di bambini sordomuti accompagnati dai loro parenti.

Alcuni venivano dalle zone di ex campi di rifugiati sulla strada presso la capitale (Kiriandongo) .

Altri dalle zone lungo il fiume Nilo, ed altri ancora da zone vicino a noi.

Ad una certa età, come la mia, con 38 anni d’Africa sulle spalle, ci si può “permettersi di commuoversi”.

La mia gioa grande perché per tutti questi bambini si apre un nuovo cammino di vita.

A questi bambini che apparivano così spaesati, nella loro impossibilità di comunicare, di esprimere i propri sentimenti o bisogni, finalmente veniva offerto la possibilità di iscriversi a scuola, dove con l’aiuto di insegnanti capaci, potranno superare il muro della loro disabilità.

Impareranno a scrivere e a leggere nella loro mente, svilupperanno i pensiero e le loro abilità cognitive.

Ricordo i timori che avevano quando per la prima volta alcune famiglie mi avevano chiesto aiuto per i loro bambini sordomuti.

Non sapevo cosa fare, capivo la necessità ma il nostro servizio era per un’altra categoria di bambini, gli orfani e ammalati…

Per misericordia li avevo aiutati,

Poi un giorno il Signore mi ha fatto Grazia, e ho capito che questi bambini sono “I PIU’ POVERI DEL MONDO” se non riescono a COMUNICARE!

Veramente noi siamo stati creati per comunica tra noi e con Dio.

La vita di una persona è tutta una relazione, dalla nascita in poi.

Ma se non sentono non possono imparare.

Non possono comunicare neanche con se stessi, non possono esprimere i loro sentimenti,

non possono educare il loro pensiero nei valori della vita…

Giustizia, lealtà carità benevolenza, fede, ecc..

Fanno fatica a dare amore e ricevere amore…

Quanto una scuola può dare!

Come Comboniana mi si è subito risvegliato il dono del nostro Carisma “Per gli Ultimi, pei i più poveri”.

Chi è più povero di un sordomuto se non può andare a scuola perché la famiglia non può permetterselo? 

Così sicura di essere sulla strada giusta ho iniziato ad accogliere questi bambini quanto gli altri del programma.

La loro trasformazione fisica era visibile, i loro volti dalla tristezza alla gioia.

Abbiamo continuato ad accoglierli, li abbiamo seguiti, ed ora abbiamo la gioia che i nostri

“PRIMOGENITI” come li chiamo io , sono maturi per la vita.

Chi è diventato muratore, chi sta finendo il corso di falegname, per le ragazze il corso per sarte o parrucchiere.

La scuola è ormai iniziata da un mese e in questo breve tempo siamo riusciti ad iscrivere ben 160

bambini sordomuti: staranno in scuole convitto il più possibile vicino a casa loro, per favorire le visite dei loro genitori e mantenere il rapporto con la famiglia.

Non vogliamo che si sentano abbandonati, ma piuttosto che si sentano sostenuti in questa nuova grande avventura dell’istruzione.

Ringrazio tutti coloro che ci aiuteranno a sostenere questi piccoli nel loro cammini verso un futuro meraviglioso.

Spero nel mio cuore che si scateni una gara di solidarietà in loro favorer, affinché possano affacciarsi alla realtà di un mondo che saranno finalmente in grado di decifrare, comprendere, ma soprattutto affinché possano diventare protagonisti della loro stessa rinascita.

 

Vostra Sr Maria Marrone

 

LA SPERANZA è come una finestra aperta che guarda ad un futuro possibile.

IL CORAGGIO l’aiuta a muovere i primi passi.

UN’AMICO VERO che ti prende per mano e ti dice andiamo……..

e il sogno diventa realtà.

 

                                                               GRAZIE

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