Lunedì Santo

Lunedì 6 aprile

IN ASCOLTO

Dal vangelo secondo Giovanni

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.

Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.

Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.

Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. 

PICCOLA RILFESSIONE

Quando Lazzaro è chiamato fuori dalla tomba troviamo due modi diversi si reagire:

  1. molti Giudei credono in Gesù.

  2. Bisogna eliminarlo, pensano i capi dei sacerdoti.

Stesso evento, diversa lettura. Come per il gesto di Maria sorella di Lazzaro: 1. 1. «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» dice Giuda;

2. «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me» gli risponde Gesù stesso.

Il Maestro sa di avere molti avversari, decisi a tutto, come dice il salmo: contro di me si accampa un esercito, contro di me si scatena una guerra ma non viene meno la sua fiducia: sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere.

Dove trova questa forza?

Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?

Le ultime parole del salmo di oggi, che abbiamo ascoltato alla S. Messa, possiamo sentirle rivolte a noi, particolarmente fragili in questo tempo: Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Ecco allora proviamo a lasciarci guidare nella nostra preghiera dal salmo di oggi:

IN PREGHIERA

Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Quando mi assalgono i malvagi
per divorarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.

Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

SILENZIO

Proviamo ora a vivere questi minuti di silenzio lasciando che Dio parli ad ognuno di noi.

Possiamo aiutarci provando a rileggere il brano de Vangelo, a ripregare piano il Salmo, sottolineando qualche parola, qualche frase che più ci ha colpito. Lasciamo che Dio parli a noi.

Ci può aiutare anche qualche domanda:

  • Difronte alle situazioni, difronte a ciò che Dio mi chiede, cosa diventa importante per mia scelta?
  • A volte mi sento debole, a volte forte, da dove mi vive questa forza, chi mi da l’energia necessaria, da dove mi viene?
  • Se mi assale lo sconforto e la paura, dove trovo rifugio, chi o cosa mi consola?

PADRE NOSTRO

PREGHIAMO

Signore Gesù ti sei la nostra luce e la nostra forza, facci sentire sempre la tua vicinanza anche noi momenti di buoi e di sconforto. Fa che la tua luce sia sempre accanto a noi e rendici forte nella tua Speranza. Per Cristo nostro Signore.

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