Giorno 2 – settimana comunitaria ’23

Siamo asserragliati nella stanza delle attività: non possiamo più uscire sul corridoio. Siamo senza viveri, anche se la pasta al ragù di questa sera avrebbe sfamato un esercito intero. “Eccolo, l’ho visto passare!” urla qualcuno. “Copriti i capelli!”. Giorgio, nel frattempo, come sul Titanic, suona un’ultima canzone.

C’è un pipistrello sul corridoio!

Finita l’attività, dovevamo tornare in cucina per mettere su unca camomilla, ma ecco che abbiamo scoperto che c’era un pipistrello che svolazzava nel corridoio. Ma ora qualcuno sta provando a farlo uscire, tutto sotto controllo!

La settimana comunitaria è fatta anche di questi momenti di pazzia…ma abbiamo fatto molto altro. Abbiamo scoperto di avere grandi doti come cuochi e panettieri, tra focacce, pane, ragù, scaloppine e molto altro. Le nostre giornate iniziano alle 6.20 con la sveglia, la preghiera alle 6.30, poi ognuno inizia la sua giornata in base agli impegni che ha. Gli animatori, un po’ più sfaccendati, pensano alla spesa e a preparare il pranzo per quando gli studenti tornano affamati da lezioni spossanti. Alle 13.30 si pranza e poi nel pomeriggio si studia, finché c’è da studiare, poi si sta insieme chiacchierando, giocando, cantando…vivendo in comunità!

Oggi, per chi voleva, siamo andati anche alla messa con i seminaristi, dove abbiamo ritrovato Gianluca, mentre stasera don Francesco e Raffaele hanno proposto un’attività sull’amore per se stessi, a partire dal brano del Vangelo dell’indemoniato dei porci. Un’attività che ci ha permesso di immedesimarci maggiormente, riscoprendo l’attualità della Bibbia e che ci ha dato la possibilità di riflettere sul fatto che, per quanto abbiamo esperienze diverse, ci ritroviamo a provare gli stessi sentimenti, le stesse paure e gli stessi desideri. Il messaggio di questa sera era che Dio, indipendentemente da tutto, ci ama per come siamo, anche se spesso noi non ce ne rendiamo conto.

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