Allenarsi con costanza
La forza di Arturo
https://www.youtube.com/watch?v=itcYsx4Ne7M
Arturo Mariani è un ragazzo romano di 26 anni cresciuto in uno dei quartieri popolari della capitale con sani principi morali e cristiani grazie alla sua famiglia. Sogna di diventare un calciatore solo che è nato senza una gamba. Come fare? Lui non molla. Lotta, crede , si impegna con tutte la sue forze. Oggi gioca come difensore nella Nazionale Italiana Amputati del Centro Sportivo Italiano e aiuta gli altri a realizzare i propri sogni. Se vuoi saperne ti più, leggi l’intervista di Arturo: https://www.infooggi.it/articolo/arturo-mariani-la-fede-non-e-avere-la-bacchetta-magica/106804
Parola di…
“Lo sport è un mezzo di incontro, di formazione della personalità, di testimonianza e di annuncio della gioia di essere cristiano con quelli che ci circondano” (Papa Francesco)
“Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo” (Muhammad Ali)
La parola all’arte: CORRIDORI
Robert Delaunay, Corridori (1924; olio su tela, 114×146 cm; Troyes, Musée d’Art Moderne de Troyes)
Tra le specialità dell’atletica leggera, la corsa è la regina dello sport, ma accessibile a tutti. Capace di esplodere in un lampo o propagarsi in uno sforzo estenuante e prolungato.
Con colori vivaci l’artista costruisce le forme di un gruppo di cinque atleti che si contendono la vittoria sulla pistas arancione di uno stadio. La scomposizione geometrica tipicamente cubista è ancora uno dei fondamenti dell’arte di Delaunay, che però con i suoi colori sgargianti (maglie dei corridori sono tutte dipinte con toni diversi dei tre colori primari), le linee curve della pista e, per contrasto, i blocchi orizzontali delle tribune, imprime al dipinto un forte dinamismo.
Il senso del movimento è accentuato dalla mancanza dei piedi e dell’indistinguibilità dei lineamenti: un po’ come se Delaunay avesse scattato un’istantanea dei corridori, venuta mossa.
L’elemento maggiormente distintivo che permette di caratterizzare gli atleti è il colore delle magliette, anche perchè a Delaunay, come a molti altri artisti dell’epoca che si cimentano sul tema dello sport, non interessa celebrare il singolo campione o il singolo atleta.
I suoi corridori incarnano l’universalità dello sport, l’essenza stessa della pratica sportiva: sono semplicemente atleti che, con allenamenti costanti e pazienti scendono in pista e corrono, lottano, sudano, in vista del traguardo finale. (Liberamente tratto da “Finestre sull’arte”)