Liturgia della Parola 3 aprile

Inizia con il segno di croce seguito da un momento di silenzio ed invoca lo Spirito Santo che ti aiuti a vivere bene questo tempo.

Liturgia della Parola

Dal libro del profeta Geremìa

Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all’intorno! 

Denunciatelo! Sì, lo denunceremo». Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta». Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; 

arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile. Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa! Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

RIT: Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.

  • Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. RIT
  • Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
  • Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. RIT
  • Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti infernali; già mi avvolgevano i lacci degli inferi, già mi stringevano agguati mortali. RIT
  • Nell’angoscia invocai il Signore, nell’angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. RIT

 

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche
se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Parola del Signore.

 

 

SPUNTI PER LA RIFLESSIONE

Di don Mauro
Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio” questa frase del Vangelo di oggi mi ha molto colpito. Infatti, mi chiedo ma perché uno che ha fatto opere buone, riconosciute anche dai Giudei, poi dev’essere lapidato.

Tutto ciò ha acceso nella mia mente tutte quelle frasi che speso diciamo, e anch’io dico, e cioè: “sì è bravo, ma…”; “Sì ha fatto anche quelle cose buone ma….”. Spesse volte noi, anch’io, mettiamo in evidenza più ciò che non va da quello che è bello e giusto, il MA è più grande, copre, tutto il resto.

Gesù è costretto a scappare rifugiandosi al di là del Giordano, “luogo dove prima Giovanni battezzava”. Interessante questo, Gesù si rifugia nel luogo “sicuro” del battesimo di Giovanni, dove molti credettero in Lui perché “in lui si era compiuto ciò che Giovanni aveva detto”. Forse, in questi giorni, tutti abbiamo bisogno del nostro posto sicuro, dove stare ed essere riconosciuti ed accolti.

Ora le nostre case possono diventare per ognuno il luogo “al di là del Giordano” dove stare, oppure anche il luogo dove si rischia la lapidazione; tutto dipende da come noi vogliamo vivere e vedere le cose. Cos’è importante: il MA o la verità, il vedere il bene e il bello che c’è e che è stato fatto e viene fatto?

Quante cose positive possono esserci, e ci sono, nelle nostre case, nei nostri condomini, con i vicini. Anche una semplice telefonata può rallegrare la giornata e non è scontata. Forse oggi Gesù ci chiede proprio di cercare dentro di noi, nel nostro cuore, nella nostra memoria, tutti quei miracoli, tutte quelle positività che viviamo ed abbiamo vissuto e da quelle trovare anche la forza per vivere questo tempo di pandemia e di vita domestica un po’ forzata. “NON ABBIATE PAURA” ci disse San Giovanni Paolo II, ecco non lasciamo che la paura vinca, ma affrontiamola con l’amore e non con il MA.

PADRE NOSTRO………

PREGHIAMO

O Signore, tu che con l’annuncio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l’intercessione della Beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Amen

 

Condividi con...
Share on email
Email
Share on print
Print
Share on whatsapp
Whatsapp