Liturgia della Parola 18 maggio

Inizia con il segno di croce seguito da un momento di silenzio ed invoca lo Spirito Santo che ti aiuti a vivere bene questo tempo.

Liturgia della Parola

 

PRIMA LETTURA

Dagli Atti degli Apostoli

Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia. Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.

Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.

Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Sal 149

  • Rit. Il Signore ama il suo popolo.
  • Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
    Gioisca Israele nel suo creatore, esultino nel loro re i figli di Sion. Rit.
  • Lodino il suo nome con danze,
    con tamburelli e cetre gli cantino inni. Il Signore ama il suo popolo, incorona i poveri di vittoria. Rit.
  • Esultino i fedeli nella gloria,
    facciano festa sui loro giacigli.
    Le lodi di Dio sulla loro bocca.
    Questo è un onore per tutti i suoi fedeli. Rit.

 

Vangelo

Gv 15,26-16,4

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

Parola del Signore

SPUNTI PER LA RIFLESSIONE

Di Paolo Curtaz

Siamo chiamati a dimorare nell’amore, ad amarci dell’amore con cui siamo amati. Ma se non ci riusciamo, se l’odio del mondo ci scoraggia e ci spinge a mollare, abbiamo un aiuto immenso che oggi cominciamo ad invocare: lo Spirito Santo che è lo spirito di Gesù, il primo dono del risorto. Gesù lo chiama Paraclito, cioè difensore, avvocato difensore. È lui che ci difende da ogni attacco, dalla parte oscura che in noi continuamente ci spinge lontano dalla verità, dalla parte oscura che, nel mondo, opera nell’iniquità, nella violenza, nell’ingiustizia. Siamo scoraggiati e poco contenti di noi stessi? Invochiamo lo Spirito. In ufficio si tirano i coltelli e tutti sono contro tutti? Invochiamo lo Spirito. Non abbiamo in noi la forza di schierarci per il vangelo? Invochiamo lo Spirito. Così facendo troveremo in noi la forza che proviene da Dio e saremo capaci di rendere testimonianza. Oggi abbiamo urgente bisogno di testimoni, come diceva papa Paolo VI. Di uomini e donne che lascino lo Spirito illuminare il proprio spirito per condurre i propri passi sulle vie della pace. Iniziamo a fargli spazio, allora. È il Paraclito che attendiamo.

PADRE NOSTRO…

PREGHIAMO

Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto continui a operare nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

 

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