Santa Pasqua

Sei risorto e sei con noi! – BUONA PASQUA

 

di suor Mariangela, fsp

«Sono risorto e sono sempre con te».

Ecco la nostra Pasqua: miracolo dell’irriducibile vita sulla morte, dell’irrefrenabile amore sull’odio. Miracolo e paradosso dell’Onnipotente Dio che per generare alla fede non ha scelto il braccio teso delle grandi e straordinarie imprese, ma gli abissi della morte, luogo di impotenza e dolore, da cui Lui in nome dell’amore ci libera.

Ecco la nostra Pasqua, e con lei un sepolcro vuoto e mille domande nel cuore. Sono le domande di chi ha seguito il Maestro… domande che si mescolano con la paura di aver perso colui che si è amato, con il dubbio di aver investito inutilmente energie in qualcuno e in qualcosa…

Eccola la nostra Pasqua: è così simile a quella dei discepoli la nostra esperienza.

Restiamo impotenti e delusi da ciò che credevamo di trovare, ma non c’è.

Ci guardiamo attorno, cerchiamo di capire cosa stia succedendo, come trovare una soluzione, ma non possiamo fare altro se non confrontarci con un’assenza.

Il sepolcro è vuoto. Il corpo non c’è. Sono le due vere e sole certezze che possiamo stringere tra le mani. Le sole che in questo momento possano ancora dire qualcosa. Eppure il vuoto e l’assenza raccontano la più straordinaria delle vittorie: la morte non ha vinto. La vita è risorta.

Il vuoto e l’assenza ci raccontano Dio, ci dicono quanto sia inafferrabile il suo amore, invincibile.

Lui è con noi non perché vediamo e tocchiamo. Non perché sotto i nostri occhi accade l’indicibile.

Lui è con noi proprio nel vuoto e nell’assenza. Lui è con noi: pienezza di ogni assenza, vita in ogni morte, presenza che colma ogni vuoto.

La Pasqua segni per ognuno di noi un passaggio fondamentale nella nostra vita di fede: dal guardare per misurare, comprovare, osservare, calcolare – sguardo di chi pur vedendo non vede… se non un sepolcro vuoto e delle bende –, al contemplare ciò che accade – in quel sepolcro e con quelle bende. Solo chi sa contemplare l’oltre di ogni cosa e di ogni situazione saprà anche vedere Dio e credere e in lui.

È questo il nostro augurio!

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Sei Risorto, Signore, e sei con noi

Sei risorto, Signore Gesù,

e sei con noi, sei tra noi,

presente e vivo nelle nostre case,

presente e vivo nel nostro dolore,

presente e vivo nelle pieghe

di questa nostra martoriata storia.

Signore Risorto, Dio della vita,

semi di gioia possano germogliare

dalla tua risurrezione:

nuova determinazione verso la vita,

rinnovata passione per l’umanità,

sguardo trasformato sulla realtà.

Il tuo sepolcro vuoto ci insegni

ad accorgerci dell’invisibile, a credere nell’oltre,

a scoprirti presente quando gli occhi

non riescono a vederti.

Noi crediamo in te. Amen.

 

DAL VANGELO DELLA DOMENICA (Gv 20,1-9).

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.

Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

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