storia

in breve

Secolo 6° o 7°: primo luogo di culto cristiano (forse sorto per iniziativa di un gruppo ariano proveniente da Ravenna), comprendente un probabile fonte battesimale, situato in uno spazio rettangolare sottostante l’attuale presbiterio, comunicante con una piccola aula a sud di esso

Secolo 10° o 11°: prima chiesa romanica nell’ambito dell’attuale sagrato, con abside appena oltre (all’interno) dell’odierno portale. Buona parte della torre campanaria appartiene a quel primo edificio

1146: la chiesa romanica e il territorio circostante passano in proprietà ai Benedettini di san Lorenzo provenienti da Vallalta (BG)

1220-1235: qui risiedono provvisoriamente i primi Frati Minori, mandati dallo stesso san Francesco (e poco distanti, sempre in sede provvisoria, le prime “Sorelle povere di S.Chiara”)

1235: i Benedettini lasciano san Lorenzo e si trasferiscono a S.Apollinare ove edificano un nuovo Monastero (resti a destra dell’ingresso al sagrato e nell’attuale casa parrocchiale) e successivamente una nuova chiesa abbaziale

1250-1300: demolizione della chiesa romanica e costruzione dell’attuale: l’altezza esterna stranamente vertiginosa risponde allo stile architettonico dei Cistercensi, portato a Trento dal Vescovo Enrico di Metz (in precedenza monaco di tale Ordine)

1320: decorazione pittorica esterna ad opera di Nicolò da Padova (oggi scomparsa, tranne una Madonna con Bambino messa a riparo all’interno della chiesa). Nello stesso periodo: costruzione dell’arca funeraria degli Abati sovrastata da baldacchino (a destra del portale).

1350-1370: decorazione pittorica interna ad opera di altre maestranze (affreschi agli angoli della prima campata, in prossimità dell’arco)

1420: fine della presenza Benedettina con l’estinzione della Comunità monastica. Le proprietà dell’Abbazia passano alla Diocesi. S.Apollinare diventa una Prepositura, amministrata da un Preposito, scelto dall’imperatore (nei primi tempi) e successivamente dal Vescovo.

1517: Wolfgang von Zulnhart, eletto a Preposito di S.Apollinare da Massimiliano I°, fa eseguire nello studio dell’Altdorfer (artista al soldo del suddetto imperatore) le due tavole di S.Apollinare e del Cristo alla Colonna, a decorazione del nuovo altare della chiesa voluto dallo stesso Preposito.

1760: il preposito Bartolomeo Passi, per ovviare alle frequenti inondazioni, decide di innalzare di m 1,70 il livello interno della chiesa, lasciando in loco tutto ciò che non può essere asportato (compreso l’attuale altare di stile medievale). Provvede quindi alla costruzione di una nuova sacrestia (nella stessa zona perimetrale dell’attuale), e alla collocazione di due altari barocchi agli angoli della prima campata; su uno di essi trova posto l’affresco della “Madonna di Piedicastello”, trasferitovi dall’esterno.

1859: il preposito Zambelli realizza il progetto di un abside a due piani interni, allo scopo di dare più degna sistemazione alla sacrestia e alla cantoria. In quella stessa occasione, il rifacimento del portale consente la scoperta dei resti del precedente, romanico, tutt’ora visibili nella parte inferiore (si noti il “bestiario medievale” in parte rovinato).

1962: la chiesa Abbaziale di S.Apollinare, dopo essere stata per secoli “Pieve monastica” (con giurisdizione su non pochi abitati della Destra Adige), e quindi Prepositura della cattedrale negli anni della sua decadenza, ottiene finalmente la personalità giuridica di Parrocchia.

1985: trasferimento del Crocifisso ligneo del Doss Trento (opera del 18° sec.) alla Chiesa di S.Apollinare

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