Liturgia della Parola 3 maggio

Inizia con il segno di croce seguito da un momento di silenzio ed invoca lo Spirito Santo che ti aiuti a vivere bene questo tempo.

Liturgia della Parola

 

PRIMA LETTURA

At 2, 14. 36-41

Dagli Atti degli Apostoli

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Sal.22

RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

  • Il Signore è il mio pastore:
    non manco di nulla.
    Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. Rit.
  • Mi guida per il giusto cammino
    a motivo del suo nome.
    Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro
    mi danno sicurezza. Rit.
  • Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo;
    il mio calice trabocca. Rit.
  • Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Rit.

 

Seconda Lettura

1 Pt 2, 20-25

Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perché anche Cristo patì per voi,

lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca;

insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.

Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime.

Parola di Dio

Vangelo

Gv 10, 1-10

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse:

«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».

Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.

Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Parola del Signore.

SPUNTI PER LA RIFLESSIONE

Di Gabriella
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Quante volte abbiamo ascoltato e cantato questo salmo nelle Messe domenicali: è un salmo che ci aiuta a ritrovare la pace nel cuore e penso che ci dia serenità anche in questo momento faticoso della nostra vita. Il salmo ci dice: il Signore è il mi pastore, mi fa riposare, mi conduce, mi rinfranca, mi guida, è con me, mi dà sicurezza, prepara una mensa, cosparge di olio.

Dall’altra parte c’è il salmista, ci siamo noi che lo recitiamo: non manco di nulla, non temo alcun male, il mio calice trabocca, sento felicità e grazia come compagne della mia vita, voglio abitare nella casa del Signore. Signore pastore che ci guida nel nostro cammino, ci lascia il tempo per fermarci quando siamo stanchi, ci accende la sua Luce per ritrovare la strada quando ci troviamo in valli Oscure. In questi giorni di fatica e di prova ci sembra di essere in un deserto arido, in una bolla della nostra vita buia e incerta, ma questo Salmo ci dà fiducia, ci dice che Lui sarà sempre al nostro fianco, che Lui conosce ognuno di noi e che ci condurrà ad acque tranquille.

Dal Discorso di papa BENEDETTO XVI, Udienza Generale, 5/10/2011

Cari fratelli e sorelle, anche noi, come il Salmista, se camminiamo dietro al “Pastore buono”, per quanto difficili, tortuosi o lunghi possano apparire i percorsi della nostra vita, spesso anche in zone desertiche spiritualmente, senza acqua e con un sole di razionalismo cocente, sotto la guida del pastore buono, Cristo, siamo certi di andare sulle strade “giuste” e che il Signore ci guida e ci è sempre vicino e non ci mancherà nulla…. Chi va col Signore anche nelle vali oscure della sofferenza, dell’incertezza e di tutti i problemi umani, si sente sicuro. Tu sei con me: questa è la nostra certezza, quella che ci sostiene.

PADRE NOSTRO…

 

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